Gruppo Montagna Fiume
Veneto
Escursioni
primavera 2014
Percorso turistico T
Senza particolari difficoltà
F
Difficoltà Escursionistica E
Diff.Escursionistica
in ambiante innevato EI
Diff. Escursionistica Esperti
EE
Diff.Escursionistica Esperti Attrezzata EEA
Diff.Escursionistica Esperti in ambiante innevato EEI
Prealpi Carniche
m. 738
Almadis e
Praforte
Facile e poco faticosa escursione di inizio anno.
In Val Cosa, nel territorio di Castelnovo del Friuli, ci sono località
abbandonate o poco abitate che esprimono il senso del tranquillo fluire del
tempo. Praforte è una piccola località da anni disabitata sulle pendici
orientali del monte Cjaurlèc; c’è una bella chiesa ai margini del paese
disabitato, che non è stato abbandonato però dal cuore dei vecchi abitanti
che vogliono essere portati nel piccolo cimitero, ancora ben curato e
accudito, al termine del loro percorso terreno. Qua e là, lungo i sentieri,
ci sono piccole ancone e capitelli, segni di devozione che vigilano come
sentinelle sulla vicina pianura friulana.
Data la facilità dell’escursione, l’itinerario sarà comune a tutti i partecipanti.
Percorso
Da
Paludea, sede municipale del comune di Castelnovo del Friuli, lasciamo
le macchine nel park degli impianti sportivi (m 240, parcheggio sulla
sinistra). Si prosegue in direzione di Clauzetto fino al bivio per Celante.
L’escursione ha inizio sul vecchio ponte in pietra attraversato il quale si prende a destra la
comoda mulattiera che in breve raggiunge la
fonte Tof. Si costeggia il greto di un piccolo rio oltre il quale si
esce nuovamente all’aperto in vista del borgo di
Almadis. In breve ci si trova ad un piccolo crocevia tra le case
dove si imbocca la strada di fronte, subito a destra dell’ancona. Poco prima
del ponte sul rio delle Tessarie si svolta per una evidente mulattiera che
sale sulla sinistra abbastanza ripidamente lungo un buon vecchio tracciato
lastricato, passando accanto ad
alcuni vecchi casolari. Con pendenza via via decrescente si raggiunge la
dorsale soprastante, all’interno di una boscaglia, fino a transitare presso
il suggestivo cimitero di Praforte,
ancora utilizzato (m 440). Dopo un breve tratto in falsopiano si raggiunge
anche la chiesa di San Vincenzo, in ottimo stato di conservazione (ma
solitamente chiusa). Si continua per la
carrareccia sbucando sulla strada asfaltata che sale da Travesio. La si
attraversa immediatamente e si prosegue per il sentiero CAI 850A
inizialmente costeggiato da muretti a secco. In pochi minuti si raggiunge
l’ancona della Santissima Trinità.
Si continua per il segnavia 850A fino alla Sella del Gater, quindi passando
per la valletta delle Maseres si aggira il
Col Manzon, punto più alto della
camminata. Giunti al ciglio dell’altopiano che dà sulla pianura, si torna
alla SS. Trinità per il segnavia 850A: da qui si scende ora a destra per una
traccia poco evidente che entra in un boschetto. Si raggiunge l’ancona di
Sant’Antonio, da cui si domina
Travesio. Tornati sui nostri passi per un centinaio di metri, si piega a
destra e si scende alla strada asfaltata. La si segue a sinistra in salita
fino a giungere alla stradina che si stacca sulla destra per andare a
visitare ciò che rimane delle vecchie case di Praforte. Il borgo,
abbandonato all’inizio degli anni ‘70, è formato da edifici in gran parte
pericolanti come ammonisce anche un cartello all’entrata.
Equipaggiamento:
leggero da montagna a bassa quota. Zaino, berretto di lana,
guanti. Partenza: h.
8.00 Difficoltà: E
Celulare GMFV 333 9147412
dal Palazzetto dello Sport
Dislivello:
Tempo complessivo:
m 500
ore 5.00