Gruppo Montagna Fiume
Veneto
ESCURSIONI
Escursioni
Autunno 2019
Percorso turistico T
Senza particolari difficoltà
F
Difficoltà Escursionistica E
Diff. Escursionistica Esperti
EE
Diff.Escursionistica Esperti Attrezzata EEA
Escursione in ambiente innevato EAI
(Dolomiti Agordine)
La Lastìa di Framont è un avancorpo staccato delle Moiazze che, con la sua
verticale parete sud di quasi 1200 metri domina la conca di Agordo.
Deve il nome al largo e declinante versante Nord che si prolunga in parte
boscato e con modesta pendenza fino ai pascoli di C.ra del Camp, ai piedi
del massiccio della Moiazza.
Questa rampa uniforme e verdeggiante consente una salita senza particolari
difficoltà ma con scarse segnalazioni. Dalla vetta si gode di un panorama
straordinario
che supera ogni aspettativa. La cima Lastìa è
affiancata da un fratello minore, il Col Alt de Framont. Al contrario della
cima principale, segnalata da una modesta e rustica croce in legno, il Col
Alt è adornato da una bella croce visibile fin da Agordo. Le due cime sono
separate da una profonda spaccatura che non ne consente il passaggio
diretto.
Avvicinamento: Raggiunto il centro di Agordo,
dove faremo una piccola sosta, proseguiamo in macchina sulla strada interna
fiancheggiante la chiesa principale, seguendo le indicazioni per malga
Framont. Oltrepassate le ultime case di Agordo, si raggiunge la frazione di
Piasent. Qui ad un bivio si gira a sinistra; ora la strada si fa angusta:
con stretti tornanti (difficoltà AE: Automobilisti Esperti!) si raggiungono
i pascoli di Framont (m. 1580 c.a), dove poco prima dell’omonima malga
lasceremo le macchine.
Gruppo A :
dalla forcella del Camp si scende per facile sentiero e pascoli dentro la
Busa del Camp, fino alla casera del Camp (m. 1830 c.a). Dietro questa, con
partenza segnalata da un vecchio cartello, inzia la salita della lastìa, in
un bosco di abeti e larici. Il sentiero è abbastanza evidente ma i bollini
rossi piuttosto vecchi e radi. Inizialmente si supera in tratto in cui Vaia
ha causato alcuni schianti, obbligando ad aggirare i tronchi abbattuti.
Usciti dal bosco, si giunge davanti ad una paretina che costringe a
scegliere di sorpassarla a destra oppure a sinistra. In entrambi i casi la
traccia si fa ancora meno evidente, e si dovrà salire per canalini erbosi
facendo attenzione agli ometti costruiti qua e là. Quasi all’improvviso si
giunge sul largo ciglio sopra lo strapiombo che domina Agordo.
Il panorama è veramente notevole: spazia sulla sottostante val Corpassa
sovrastata dalla Civetta-Busazza, sul frastagliato gruppo delle Moiazze, sul
passo Duran (in fondo al quale si riconosce la forcella Scodavacca), sul
gruppo del San Sebastiano-Tamer, su tutte le dolomiti bellunesi con i Monti
del Sole, la vallata agordina, sul grandioso gruppo della Croda
Granda-Agnèr, sulle crode che fanno capo a cima Pape, sulle Pale di San
Martino.
Attenzione! Domenica 27 ottobre si passa all’ora solare!
Sabato sera metteremo la sveglia un’ora
indietro!
Equipaggiamento:
scarponi, giacca a vento, berretto,viveri, zaino. Info: Cellulare GMFV 333 9147412 |
Gruppo A | Gruppo B | |
Difficoltà: Dislivello: Tempo complessivo: |
EE m. 1000 6 h circa |
E m. 450 4 h circa |