Gruppo Montagna Fiume Veneto


 

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autunno 2016


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domenica 6 novembre 2016

Monte Ponta (m.1952)
Sass de Formedàl (m.1968)

(Dolomiti di Zoldo)

Gita panoramica e piacevole, quasi totalmente in ambiente boschivo, con presenza di caprioli, cervi, volpi, tassi e scoiattoli. Il monte Ponta, nella guerra ’15-’18, era luogo di osservazione verso le valli del Cadore, Val Fiorentina e Val di Zoldo. Negli anni 60 si potevano ancora vedere resti di trincee ora sommerse dalla vegetazione e impossibili da individuare. Sotto la località Mur da Dof c’è la presenza di una miniera per l’estrazione di materiale ferroso. Scendendo da Coi ci sarebbe una miniera di bario, non più individuabile. In zona crinale del Col Grant c’è la presenza di conchiglie fossili tra scaglie di pietra nera molto friabile. Si pensa che la Val di Zoldo sia stata colonizzata intorno al 1200 da popolazioni provenienti dal Passo della Mauria, infatti molti usi e costumi sono simili alla zona di Sauris. A Forno di Zoldo c’è il museo del Ferro e del Chiodo, in quanto la valle aveva molte fucine per la costruzione di vari tipi di chiodi.

 

Avvicinamento: A Longarone si imbocca la strada della val Zoldana. Oltrepassato Forno di Zoldo e poi Dont, dopo meno di 3 Km, subito dopo il ponte sul Rutorbol si incrocia a destra una stradina con indicazioni per Brusadaz - Costa. Al primo incrocio si mantiene la sinistra e dopo circa 2 Km si arriva a Brusadaz. Si prosegue diritti verso Costa che si raggiunge dopo circa 800 m. e dove parcheggiamo le auto.

PERCORSO COMUNE. Dal parcheggio (m. 1425) si prende il sentiero N. 492 che sale leggermente fino alla località Mas de Sabe (m. 1464) fienile del 1800. Si prosegue fino alla biforcazione in località “Vegia che pissa”. Il sentiero di sinistra (N. 496) ritorna a Costa, noi proseguiamo mantenendo la destra. Dopo un centinaio di metri il sentiero sale fino a Col de Salera entrando in un fitto bosco di larici e pini (m. 1629). Attenzione: non seguire i sentieri che scendono. Prima di arrivare in questa località, il sentiero si restringe su di un pendio molto scosceso: è necessaria la massima prudenza e attenzione. A “Col de Salera” si incontra la strada della guerra ’15-’18, ora sentiero N. 492 che sale da “Casal” (Forno di Zoldo), ancora in ottimo stato. Da qui, mantenendo la sinistra, si va verso il monte “Ponta” (m. 1952-ore 3 dalla partenza) dove, tempo permettendo, il panorama può essere veramente straordinario, con vista sulla Civetta, Pelmo, Bosconero, Rite, San Sebastiano, Sorapis, Antelao, Croda da Lago, Zoppè. Si scende per sentiero N. 499 fino alla forcella (m. 1723). Da qui, mantenendo la destra, si sale sul crinale del Col Nero, per arrivare al Passo Tamai. (m. 1716-ore 0.50 dalla cima)

Gruppo 1:  Dal Passo Tamai si prosegue per sentiero N. 499 aggirando il Col Grant (m. 1879) su strada forestale. Arrivati sul canale a quota 1815 m. si scende per circa 40 m. mantenendo la sinistra su mur da Dof (muro a secco). Giunti alla Forcella dei Mur (m. 1812), si sale il fianco orientale del Sass de Formedal. (fare attenzione alla forte pendenza del sentiero). Giunti alla sommità, (m. 1968- ore 1 dal passo Tamai) da cui si può godere un bel panorama sulla valle, si prosegue verso ovest su prato erboso. Incontrando il sentiero N. 526, che scende verso la località di Coi (m. 1500). Da notare la presenza di ex fienili adibiti ad abitazione. Si prosegue su strada comunale verso Brusadaz e Costa, dove ritroviamo le auto. (ore 2.40 dal passo Tamai - 6.30 totali)

Gruppo 2: Dal passo Tamai si scende a destra per strada forestale N. 497 fino a ritornare al parcheggio in località Costa. (ore 0.40 – 4.30 Totali)

Equipaggiamento: normale da montagna, scarponi, giacca a vento, berretto, viveri, zaino.             

Info:  Cellulare GMFV    333 9147412

Partenza: ore 7.00 dal Parcheggio del Palazzetto dello Sport di Fiume Veneto  con mezzi propri.

 gruppo 1 gruppo 2
Difficoltà E E
Dislivello in salita m. 800  m. 530
Tempo totale ore 6. 30 ore 4. 30