Gruppo Montagna Fiume
Veneto
Escursioni
autunno 2016
Percorso turistico T
Difficoltà
Escursionistica
E
Diff. Escursionistica Esperti
EE
Diff.Escursionistica
Esperti Attrezzata
EEA
(Dolomiti di Zoldo)
Gita
panoramica e piacevole, quasi totalmente in ambiente boschivo, con presenza
di caprioli, cervi, volpi, tassi e scoiattoli. Il monte Ponta, nella guerra
’15-’18, era luogo di osservazione verso le valli del Cadore, Val Fiorentina
e Val di Zoldo. Negli anni 60 si potevano ancora vedere resti di trincee ora
sommerse dalla vegetazione e impossibili da individuare. Sotto la località
Mur da Dof c’è la presenza di una miniera per l’estrazione di materiale
ferroso. Scendendo da Coi ci sarebbe una miniera di bario, non più
individuabile. In zona crinale del Col Grant c’è la presenza di conchiglie
fossili tra scaglie di pietra nera molto friabile. Si pensa che la Val di
Zoldo sia stata colonizzata intorno al 1200 da popolazioni provenienti dal
Passo della Mauria, infatti molti usi e costumi sono simili alla zona di
Sauris. A Forno di Zoldo c’è il museo del Ferro e del Chiodo, in quanto la
valle aveva molte fucine per la costruzione di vari tipi di chiodi.
Avvicinamento:
A
Longarone si imbocca la strada della val Zoldana. Oltrepassato Forno di
Zoldo e poi Dont, dopo meno di 3 Km, subito dopo il ponte sul Rutorbol si
incrocia a destra una stradina con indicazioni per Brusadaz - Costa. Al
primo incrocio si mantiene la sinistra e dopo circa 2 Km si arriva a
Brusadaz. Si prosegue diritti verso Costa che si raggiunge dopo circa 800 m.
e dove parcheggiamo le auto.
PERCORSO COMUNE.
Dal parcheggio (m. 1425) si prende il sentiero N. 492 che sale leggermente
fino alla località Mas de Sabe (m. 1464) fienile del 1800. Si prosegue fino
alla biforcazione in località “Vegia che pissa”. Il sentiero di sinistra (N.
496) ritorna a Costa, noi proseguiamo mantenendo la destra. Dopo un
centinaio di metri il sentiero sale fino a Col de Salera entrando in un
fitto bosco di larici e pini (m. 1629). Attenzione: non seguire i sentieri
che scendono. Prima di arrivare in questa località, il sentiero si restringe
su di un pendio molto scosceso: è necessaria la massima prudenza e
attenzione. A “Col de Salera” si incontra la strada della guerra ’15-’18,
ora sentiero N. 492 che sale da “Casal” (Forno di Zoldo), ancora in ottimo
stato. Da qui, mantenendo la sinistra, si va verso il monte “Ponta” (m.
1952-ore 3 dalla partenza) dove, tempo permettendo, il panorama può essere
veramente straordinario, con
vista sulla
Civetta, Pelmo, Bosconero, Rite, San Sebastiano, Sorapis, Antelao, Croda da
Lago, Zoppè.
Gruppo 1:
Dal
Passo Tamai si prosegue per sentiero N. 499 aggirando il Col Grant (m. 1879)
su strada forestale. Arrivati sul canale a quota 1815 m. si scende per circa
40 m. mantenendo la sinistra su mur da Dof (muro a secco). Giunti alla
Forcella dei Mur (m. 1812), si sale il fianco orientale del Sass de
Formedal. (fare attenzione alla forte pendenza del sentiero). Giunti alla
sommità, (m. 1968- ore 1 dal passo Tamai) da cui si può godere un bel
panorama sulla valle, si prosegue verso ovest su prato erboso. Incontrando
il sentiero N. 526, che scende verso la località di Coi (m. 1500). Da notare
la presenza di ex fienili adibiti ad abitazione. Si prosegue su strada
comunale verso Brusadaz e Costa, dove ritroviamo le auto. (ore 2.40 dal
passo Tamai - 6.30 totali)
Gruppo 2:
Dal passo Tamai si scende a destra per strada forestale N. 497 fino a
ritornare al parcheggio in località Costa. (ore 0.40 – 4.30 Totali)
Equipaggiamento:
normale da montagna,
scarponi, giacca a vento,
berretto, viveri, zaino.
Info: Cellulare GMFV 333 9147412 Partenza: ore 7.00 dal Parcheggio del Palazzetto dello Sport di Fiume Veneto con mezzi propri. |
gruppo 1 | gruppo 2 | |
Difficoltà | E | E | |
Dislivello in salita | m. 800 | m. 530 | |
Tempo totale | ore 6. 30 | ore 4. 30 |